venerdì 15 gennaio 2010

Social card, bonus per pannolini

Il contributo, valido anche per l'acquisto di latte in polvere, sarà di 25 euro

Al via il bonus pannolini e per l'acquisto di latte in polvere per i nati nel 2009. Il contributo una tantum di 25 euro è destinato ai possessori di social card entro gennaio-febbraio, a vantaggio di circa 40 mila bambini.

Il ministero dell'Economia e l'Inps stanno avviando la procedura per il pagamento dei bonus, potendo contare su un importo totale di circa 2 milioni di euro. Si può fare domanda fino al 31 marzo 2010 ma, in base ai calcoli elaborati dagli addetti ai lavori, ci sarebbe la capienza per un secondo accredito intorno ai 20-23 euro, da caricare sulla carta nei prossimi mesi. I beneficiari della social card sono, a oggi, circa 450 mila. A fine dicembre, la carta si è arricchita, oltre all'ammontare di base, di un ulteriore contributo di 10 euro al mese, offerto da Eni come bonus gas. Accantonata l'ipotesi di estendere la platea dei beneficiari, i fondi disponibili appaiono sufficienti a prorogarne l'utilizzo anche al 2011.

martedì 12 gennaio 2010

ACCERTAMENTO PER L'INVALIDITA' CIVILE


Altra novità importante a partire da questo nuovo anno, da Gennaio pieni poteri all'INPS.
E’ quanto prevede, in tema di invalidità civile, l’art. 20 del Decreto legge “anticrisi”. Anche la gestione dell’accertamento delle invalidità, fin dalla
presentazione delle domande, che devono arrivare all’Istituto esclusivamente
per via telematica tramite i Patronati quali l’INAC, per arrivare alle visite
mediche, passa nelle mani dell’Istituto.
Da gennaio 2010, le commissioni mediche delle Asl che visitano i cittadini
che presentano domanda di invalidità civile, cecità civile, sordità civile,
handicap e disabilità, saranno integrate da un medico dell’Inps. In ogni caso,
l’accertamento definitivo è effettuato dall’Inps, che avrà quindi l’ultima parola,
attraverso i suoi medici, sulla concessione o meno delle indennità
economiche o di quanto altro richiesto dal cittadino. E sarà sempre l’Istituto
ad accertare la permanenza dei requisiti sanitari nelle visite di verifica per i
titolari di invalidità. In caso di revoca per insussistenza dei requisiti sanitari,
in cui siano rilevate responsabilità per danno erariale, i prefetti dovranno informare del fatto la Corte dei Conti per l’applicazione di sanzioni di sua competenza.

DONNE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE


Vecchiaia sempre più lontana…..intesa come pensione!

In attuazione della sentenza della Corte di Giustizia europea, l’Italia si è vista obbligata ad equiparare l’accesso alla pensione di vecchiaia della pubblica amministrazione per uomini e donne. Un recente decreto il Governo ha stabilito i nuovi requisiti anagrafici per il collocamento a riposo delle donne, innalzando l’età attuale di 60 anni di un anno ogni biennio a decorrere dal 1° gennaio 2010. A regime, nel 2018/2019, alle donne occorreranno 65 anni per l’accesso alla vecchiaia. Nel 2015 sarà effettuata una prima verifica per valutare l’impatto della norma, in base all’aspettativa di vita elaborata da studi statistici. I nuovi limiti d’età si applicano alle pensioni di vecchiaia liquidate con il sistema retributivo, con il contributivo, o con il misto. Le donne che hanno perfezionato i requisiti in base alla previgente normativa, vale a dire 60 anni d’età con 20 anni di contribuzione oppure 15 anni di contribuzione, se in possesso di un solo giorno di servizio entro il 31/12/92, sono escluse dai nuovi limiti e possono richiedere all’ente di appartenenza la certificazione di tale diritto.
Rimangono escluse dall’applicazione della norma anche le donne appartenenti
al comparto difesa (Corpi di polizia, vigili del fuoco e militari) ed
i magistrati.
Biennio Età richiesta
2010/2011 61
2012/2013 62
2014/2015 63
2016/2017 64
2018/2019 65

PENSIONATI ATTENZIONE!!!!


Siete proprio sicuri che sulla vostra pensione sono considerati tutti i contributi???
Una recente Sentenza della Corte di Cassazione, ha chiarito che per il calcolo dei contributi figurativi si deve tenere conto della media delle retribuzione
settimanali effettivamente percepiti in costanza di rapporto di lavoro nell’anno di riferimento.
Erroneamente l’INPS non tiene conto ai fini di tale calcolo, delle retribuzione aggiuntive (la tredicesima e la quattordicesima mensilità) e dell’indennità sostitutiva per ferie non godute, anche se tali importi dovrebbero essere considerati nell’ammontare delle retribuzioni pensionabili.
I pensionati che durante la vita lavorativa hanno avuto accreditati periodi di contribuzione figurativa, anche da infortunio, malattia disoccupazione, negli
ultimi 10 anni di contribuzione, devono presentare domanda di ricostituzione della pensione tramite un patronato.
Veniteci a trovare per una consulenza sull'argomento.

NOVITA' MODELLI RED 2010

Importanti novità all'orizzonte per quel che riguarda i Modelli RED 2010.
I pensionati non dovranno più presentare all’Istituto Previdenziale
le dichiarazioni reddituali (RED) per la verifica del diritto
alle prestazioni previdenziali ed assistenziali. Probabilmente dal
prossimo anno sarà l’Agenzia delle Entrate a fornire agli enti
ed istituti previdenziali tutte le informazioni relative ai redditi
dei pensionati e dei loro nuclei familiari influenti per la determinazione
dell’importo della pensione.