Attenzione cari lettori ci preme sottolineare una scadenza importante e purtroppo ormai alle porte; parliamo del Bonus Elettrico.
La scadenza è fissata per il 30 Aprile 2010 perciò chi non avesse ancora provveduto a presentare domanda, ovviamente per chi ne abbia i requisiti, faccia in fretta.
Il bonus sulla bolletta elettrica è uno strumento introdotto dal Governo, e reso operativo dall’Autorità per l’energia con la collaborazione dei Comuni, per garantire alle persone in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica. Il bonus elettrico è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.
Possono accedere al bonus tutti i clienti domestici, intestatari di un contratto di fornitura elettrica, per la sola abitazione di residenza, con potenza impegnata:
• Fino a 3 kw, per un numero massimo di 4 familiari aventi la stessa residenza;
• Fino a 4,5 kw, per un numero di familiari superiore a 4 aventi la stessa residenza;
• Appartenenti ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 7500 euro;
• Appartenenti ad un nucleo familiare con più di 3 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro;
• Presso i quali viva un malato grave che debba usare macchine elettromedicali per il mantenimento in vita; in questo caso, senza limitazioni di residenza o potenza impegnata.
Il valore del bonus per il 2009 è differenziato a seconda del numero dei componenti della famiglia:
• 58 euro per una famiglia di 1 o 2 persone
• 75 euro per 3 o 4 persone
• 130 euro per più di 4 persone.
Per i soggetti in gravi condizioni di salute il valore del bonus per l’anno 2009 è di 144 euro.
I due bonus sono cumulabili qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità.
N.B. Il bonus è valido per 12 mesi. Entro 2 mesi dalla scadenza di tale termine annuale sarà necessario inoltrare una richiesta di rinnovo, anche per evidenziare eventuali variazioni della situazione familiare o dell’ISEE nel frattempo intervenute.
Per i malati gravi, che necessitano di apparecchiature elettriche salvavita, il bonus sarà attivo senza interruzione e senza necessità di domande annuali di rinnovo, fino a quando sussista la necessità di utilizzare tali apparecchiature.
Documenti necessari per la compilazione della domanda:
• Documento di identità
• Attestazione ISEE
• Ultima bolletta della luce
giovedì 22 aprile 2010
venerdì 16 aprile 2010
Inflazione: è crollo dei prezzi sui campi, ma il carrello della spesa ne beneficia poco. Al dettaglio più cari pane, carne, vino e ortaggi. Cali solo
La Cia ricorda che nel mese di marzo i listini all’origine dei prodotti agricoli ha fatto registrare un calo del 9,6 per cento che fa seguito al meno 13,6 per cento del 2009.
L’inflazione torna a salire, ma l’agricoltura continua a registrare un crollo verticale dei prezzi sui campi (meno 9,6 per cento a marzo scorso che fa seguito al 13,6 per cento del 2009). Una caduta di cui hanno beneficiato solo in parte i consumatori, visto che i listini al dettaglio di alcuni prodotti agroalimentari si mantengono ancora su livelli ancora elevati. E’ quanto segnala la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito dati dell’Istat.
Al dettaglio si registrano, infatti, aumenti tendenziali per il pane (più 0,4 per cento), per la carne (più 0,4 per cento), per i vini (più 1 per cento), per gli ortaggi (più 0,4 per cento), per lo zucchero (più 1,5 per cento) e per confetture (più 1,5 per cento). Cali al consumo -avverte la Cia- si hanno, invece, solo per la frutta (meno 4,1 per cento).
Significativi, invece, sono stati a marzo scorso rispetto allo stesso periodo del 2009 i ribassi dei prezzi all’origine degli ortaggi e dei legumi (meno 37,7 per cento), della frutta fresca e secca (meno 20,6 per cento), dei cereali (meno 8,2 per cento, con punte del meno 20 per cento per il grano duro), dei vini (meno 5,8 per cento), dei bovini (meno 3,8 per cento).
Indubbiamente, il continuo taglio delle quotazioni all’origine delle produzioni agricole, che ormai si trascina da più di un anno e mezzo, ha contribuito a rallentare la corsa dei listini sugli scaffali, che, tuttavia, restano per alcuni prodotti ancora sostenuti, pur non raggiungendo i livelli degli anni passati. Un contributo che, però, è stato pagato a caro prezzo dagli agricoltori, i cui redditi -sottolinea la Cia- hanno subìto un pesante colpo di scure (meno 25,3 per cento nel 2009). Un crollo record causato anche dal crescente e insostenibile incremento dei costi produttivi, contributivi e burocratici.
L’inflazione torna a salire, ma l’agricoltura continua a registrare un crollo verticale dei prezzi sui campi (meno 9,6 per cento a marzo scorso che fa seguito al 13,6 per cento del 2009). Una caduta di cui hanno beneficiato solo in parte i consumatori, visto che i listini al dettaglio di alcuni prodotti agroalimentari si mantengono ancora su livelli ancora elevati. E’ quanto segnala la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito dati dell’Istat.
Al dettaglio si registrano, infatti, aumenti tendenziali per il pane (più 0,4 per cento), per la carne (più 0,4 per cento), per i vini (più 1 per cento), per gli ortaggi (più 0,4 per cento), per lo zucchero (più 1,5 per cento) e per confetture (più 1,5 per cento). Cali al consumo -avverte la Cia- si hanno, invece, solo per la frutta (meno 4,1 per cento).
Significativi, invece, sono stati a marzo scorso rispetto allo stesso periodo del 2009 i ribassi dei prezzi all’origine degli ortaggi e dei legumi (meno 37,7 per cento), della frutta fresca e secca (meno 20,6 per cento), dei cereali (meno 8,2 per cento, con punte del meno 20 per cento per il grano duro), dei vini (meno 5,8 per cento), dei bovini (meno 3,8 per cento).
Indubbiamente, il continuo taglio delle quotazioni all’origine delle produzioni agricole, che ormai si trascina da più di un anno e mezzo, ha contribuito a rallentare la corsa dei listini sugli scaffali, che, tuttavia, restano per alcuni prodotti ancora sostenuti, pur non raggiungendo i livelli degli anni passati. Un contributo che, però, è stato pagato a caro prezzo dagli agricoltori, i cui redditi -sottolinea la Cia- hanno subìto un pesante colpo di scure (meno 25,3 per cento nel 2009). Un crollo record causato anche dal crescente e insostenibile incremento dei costi produttivi, contributivi e burocratici.
Agricoltura: concertazione, nuovo progetto di sviluppo, Conferenza nazionale, sostegno ai redditi, difesa del “made in Italy”, “no” agli Ogm. Ecco le
Il presidente della Cia Giuseppe Politi esprime al nuovo responsabile delle Politiche agricole le più vive congratulazioni e l’augurio di un proficuo lavoro per il bene del mondo agricolo italiano. Una forte presenza ed autorevolezza a livello Ue, specie nel momento in cui si discute della Pac post 2013.
“Al neo-ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Giancarlo Galan esprimiamo le più vive congratulazioni per la sua nomina e fin da adesso ribadiamo la nostra più convinta e fattiva collaborazione per uno sviluppo equilibrato e duraturo dell’agricoltura, che sta vivendo una fase di grande difficoltà, con i redditi dei produttori in drammatico calo. Nello stesso tempo sollecitiamo, però, una reale ripresa del confronto tra il ministro e le rappresentanze dell’intero sistema agroalimentare che, purtroppo, in questi ultimi due anni non c’è stato. Quindi, per noi, soprattutto a causa della complessa situazione del settore, è di assoluta importanza l’avvio di una concertazione attraverso la quale portare avanti scelte condivise che permettano alle imprese di avere certezze e prospettive future”. E’ quanto sostenuto dal presidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi.
“Al ministro Galan, al quale confermiamo stima e auguriamo un proficuo lavoro per il bene dei nostri imprenditori agricoli, poniamo -aggiunge il presidente della Cia- alcune precise priorità: una rinnovata politica agraria, la Conferenza nazionale sull’agricoltura da realizzarsi entro il 2010, interventi mirati e concreti a sostegno delle imprese, una forte presenza ed autorevolezza a livello Ue, specie nel momento in cui si discute della Pac post 2013, “no” agli Ogm, che non servono alla nostra agricoltura tipica, diversificata e di qualità, e, appunto, la concertazione”.
“Oggi -rimarca Politi- c’è, infatti, l’esigenza di un’azione vigorosa che permetta al sistema imprenditoriale agricolo di avviare subito una nuova fase di sviluppo. Un’azione che tuteli e valorizzi il nostro modello di agricoltura. Un nuovo progetto per accrescere le capacità concorrenziali delle imprese agricole e delle filiere agroalimentari, per valorizzare e difendere il ‘made in Italy’ alimentare, per promuovere il capitale umano ed il ricambio generazionale, per semplificare e rendere efficiente la macchina amministrativa, con un taglio netto alla burocrazia e ai suoi pesanti oneri, per sostenere la proiezione internazionale del nostro sistema agroalimentare di qualità, difenderlo dalle contraffazioni e dall‘uso improprio dei marchi e delle denominazioni”.
Per quanto riguarda la Conferenza nazionale sull’agricoltura, “auspichiamo che il ministro Galan -rileva il presidente della Cia- riprenda e sviluppi in maniera adeguata il percorso che era stato avviato nella precedente legislatura e da noi espressamente sollecitato. Percorso che, però, negli ultimi anni, nonostante gli impegni presi, si è praticamente bloccato. Per questo motivo riaffermiamo che alla preparazione di questo importante appuntamento come Confederazione offriremo il contributo di idee e di proposte perché dalla Conferenza possa derivare un progetto condiviso, nei confronti del quale le istituzioni e le rappresentanze sociali possano assumere le proprie responsabilità, impegnandosi a realizzarlo”.
“Al neo-ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Giancarlo Galan esprimiamo le più vive congratulazioni per la sua nomina e fin da adesso ribadiamo la nostra più convinta e fattiva collaborazione per uno sviluppo equilibrato e duraturo dell’agricoltura, che sta vivendo una fase di grande difficoltà, con i redditi dei produttori in drammatico calo. Nello stesso tempo sollecitiamo, però, una reale ripresa del confronto tra il ministro e le rappresentanze dell’intero sistema agroalimentare che, purtroppo, in questi ultimi due anni non c’è stato. Quindi, per noi, soprattutto a causa della complessa situazione del settore, è di assoluta importanza l’avvio di una concertazione attraverso la quale portare avanti scelte condivise che permettano alle imprese di avere certezze e prospettive future”. E’ quanto sostenuto dal presidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi.
“Al ministro Galan, al quale confermiamo stima e auguriamo un proficuo lavoro per il bene dei nostri imprenditori agricoli, poniamo -aggiunge il presidente della Cia- alcune precise priorità: una rinnovata politica agraria, la Conferenza nazionale sull’agricoltura da realizzarsi entro il 2010, interventi mirati e concreti a sostegno delle imprese, una forte presenza ed autorevolezza a livello Ue, specie nel momento in cui si discute della Pac post 2013, “no” agli Ogm, che non servono alla nostra agricoltura tipica, diversificata e di qualità, e, appunto, la concertazione”.
“Oggi -rimarca Politi- c’è, infatti, l’esigenza di un’azione vigorosa che permetta al sistema imprenditoriale agricolo di avviare subito una nuova fase di sviluppo. Un’azione che tuteli e valorizzi il nostro modello di agricoltura. Un nuovo progetto per accrescere le capacità concorrenziali delle imprese agricole e delle filiere agroalimentari, per valorizzare e difendere il ‘made in Italy’ alimentare, per promuovere il capitale umano ed il ricambio generazionale, per semplificare e rendere efficiente la macchina amministrativa, con un taglio netto alla burocrazia e ai suoi pesanti oneri, per sostenere la proiezione internazionale del nostro sistema agroalimentare di qualità, difenderlo dalle contraffazioni e dall‘uso improprio dei marchi e delle denominazioni”.
Per quanto riguarda la Conferenza nazionale sull’agricoltura, “auspichiamo che il ministro Galan -rileva il presidente della Cia- riprenda e sviluppi in maniera adeguata il percorso che era stato avviato nella precedente legislatura e da noi espressamente sollecitato. Percorso che, però, negli ultimi anni, nonostante gli impegni presi, si è praticamente bloccato. Per questo motivo riaffermiamo che alla preparazione di questo importante appuntamento come Confederazione offriremo il contributo di idee e di proposte perché dalla Conferenza possa derivare un progetto condiviso, nei confronti del quale le istituzioni e le rappresentanze sociali possano assumere le proprie responsabilità, impegnandosi a realizzarlo”.
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