lunedì 7 dicembre 2009

Finanziaria: passo avanti sul Fondo per le calamità naturali. Aperti ancora il problema dei contributi previdenziali, l’ “accisa zero” sul gasolio e


Il presidente della Cia Giuseppe Politi commenta gli emendamenti alla manovra economica per il 2010 in discussione alla Camera: un primo risultato ottenuto grazie alla nostra mobilitazione sull’intero territorio nazionale, che proseguirà nei prossimi giorni. Rimangono, comunque, parziali le risposte alle esigenze degli agricoltori. Rinnovato l’appello alla convocazione del Tavolo agroalimentare e della dichiarazione dello stato di crisi.



“Soltanto un primo passo avanti. Molti ancora i problemi che restano aperti e che richiedono subito immediate risposte”. Così il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi commenta gli emendamenti alla legge finanziaria per il 2010 in discussione alla Camera che contengono anche stanziamenti di 250 milioni di euro per il Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali derivanti dallo scudo fiscale.

“Le risorse previste per il Fondo, che non devono essere utilizzate per altre ‘voci’, non sono certo sufficienti per coprire in maniera adeguata le esigenze dei produttori agricoli. In ogni caso, è un segnale importante che -avverte Politi- qualcosa nei confronti dell' agricoltura si sta muovendo. E questo grazie alla nostra mobilitazione sull’intero territorio nazionale attraverso la quale abbiamo denunciato sia alle istituzioni che all’opinione pubblica la gravità della crisi che stanno attraverso migliaia di imprese, oppresse da costi produttivi, contributivi e burocratici asfissianti e da un crollo verticale dei prezzi praticati sui campi. Una mobilitazione che proseguirà, anche con iniziative promosse con altre organizzazioni”.

“Insomma, una risposta -sottolinea il presidente della Cia- molto parziale. C’è, infatti, bisogno di altri interventi per dare reali sostegni alle aziende agricole. In particolare, occorre stabilizzare la fiscalizzazione degli oneri sociali per le zone svantaggiate e di montagna. Un’agevolazione da allargare a tutti quei settori che fanno i conti con una profonda crisi”.

“Altro elemento fondamentale per fronteggiare la delicata situazione in cui versano le aziende -rimarca Politi- è quello di estendere a tutte le attività agricole e zootecniche l’ ‘accisa zero’ per il gasolio, comprese, quindi, le colture sotto serra, che l’Ue vuole cancellare e sulla quali serve un chiarimento da parte delle nostre istituzioni preposte. Ad esso si deve necessariamente aggiungere la riduzione al 4 per cento dell’aliquota Iva sui carburanti utilizzati nelle attività a tutto il 2010”.

“In ogni modo, al di là della finanziaria, per la quale auspichiamo un cambiamento di rotta nei confronti dell’agricoltura, rinnoviamo l’appello al governo affinché -ribadisce il presidente della Cia- convochi al più presto il Tavolo agroalimentare a Palazzo Chigi, per discutere con tutti i protagonisti della filiera le misure e le strategie per far uscire dal coma profondo il settore agricolo, e si proceda alla dichiarazione dello stato di crisi. Una procedura necessaria per far slittare tutte le scadenze, contributive e fiscali, alle quali gli agricoltori, vista la persistente difficoltà economica, non sono in grado di assolvere”.

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