martedì 22 settembre 2009
Illegittila l'IVA sulla TARSU e scatta la corsa al rimborso
Avete pagato l’Iva sulla tassa rifiuti? Potete chiedere il rimborso. Grazie alla Corte Costituzionale che ha stabilito che sia la Tarsu (tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani) sia la Tia (tariffa igiene ambientale) sono imposte e come tali l’Iva non deve essere applicata. Per ottenere il rimborso (limitato alle fatture degli ultimi 10 anni) da chi vi ha fatturato potete rivolgervi presso la nostra sede di via Rimembranza, 83 Montemesola (Ta).
Vi faremo compilare un modulo appositamente redatto e vi forniremo tutte le informazioni del caso. Prima di compilarlo verificate sulle fatture degli ultimi 10 anni se l’Iva è stata applicata. Se l’avete versata dovrete consegnarci le copie di tutte le fatture pagate le quali saranno allegate al modulo.
Nell'eventualità non dovessero rispondervi adiremo alle vie legali per la restituzione dell'intera somma e sarete rappresentati dal nostro avvocato.
Come chiedere il rimborso Iva:
Se non avete nulla che provi il versamento dell’Iva perché avete solo i bollettini, usateli comunque senza indicare gli importi dell’Iva versata.
La prescrizione per la richiesta di rimborso dell’Iva è di 10 anni, ma potete bloccare questo termine inviando il modulo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno in tempi brevi. Il comune o gli altri enti a cui avete pagato la Tarsu hanno 90 giorni per rispondere alla richiesta di rimborso.
Se non rispondono vale il principio del “silenzio diniego”.
La richiesta di rimborso può essere presentata fino al 24 luglio 2011, ovviamente più aspettate più slittano i termini di prescrizione.
In pratica entro il 2009 si può richiedere il rimborso fino al 1999, dal 2010 si può risalire al 2000 e così via…
Cosa fare se negano il rimborso:
Se l’Ente non riconosce la sentenza della Corte costituzionale e nega il rimborso, o non risponde, presenteremo un ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale.
Questi e altri servizi sono a Vostra disposizione presso il nostro ufficio.
Veniteci a trovare perchè perdere altro tempo!!!
Diventate nostri tesserati e scoprirete di avere sempre un consulente al Vostro fianco.
venerdì 18 settembre 2009
Regolarizzazione di Colf e Badanti
Ricordiamo che presso la nostra sede di via Rimembranza, 83 è possibile fino al 30 settembre di questo mese presentare tutta la documentazione per regolarizzare la posizione di colf e badanti irregolari.
I datori di lavoro che al 30 giugno 2009 hanno impiegato irregolarmente da almeno 3 mesi lavoratori italiani, comunitari o extracomunitari potranno avvalersi della procedura di emersione dal lavoro irregolare. Per i lavoratori extracomunitari la procedura è di competenza del ministero dell’Interno.
I soggetti interessati a questo iter sono:
* i datori di lavoro;
* i cittadini italiani;
* i cittadini di un paese membro dell’Unione europea, residenti in Italia;
* i cittadini extracomunitari in possesso di titolo di soggiorno CE di lungo periodo;
* i familiari extracomunitari di cittadino comunitario che siano in possesso di carta di soggiorno.
Per i lavoratori italiani, comunitari e extracomunitari muniti di permesso di soggiorno che consente attività di lavoro subordinato e in corso di validità, la dichiarazione di emersione deve essere presentata all’Inps, utilizzando il Modello LD-EM2009, disponibile anche sul sito internet dell’Inps. La dichiarazione ha efficacia di comunicazione obbligatoria e sarà trasmessa ai Servizi competenti del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, all’Inail, nonché ai Servizi regionali.
Per i lavoratori extracomunitari privi del titolo di soggiorno o in possesso di un permesso di soggiorno che non consente lo svolgimento di attività di lavoro subordinato la domanda va presentata allo Sportello unico per l’immigrazione, esclusivamente in via telematica, attraverso il sito internet del Ministero dell’Interno.
Saremo lieti di rispondere a tutte le Vs domande in merito e ad aiutarVi nel disbrigo di tali pratiche.
A Taranto attivato uno sportello per i professionisti
Apre ogni giovedì, dalle 15 alle 17, per pratiche di contribuenti affidate a professionisti.
I professionisti iscritti all'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Taranto possono contare, dal 13 ottobre, su uno sportello di assistenza dedicata. La novità si deve all'accordo sottoscritto dal direttore dell'ufficio delle Entrate Taranto 2, Angela Capotorto, e da Mario Tagarelli, presidente dell'Ordine tarantino. In dettaglio, il protocollo d'intesa prevede l'attivazione di uno sportello, operativo ogni giovedì dalle ore 15 alle 17, riservato alla trattazione delle pratiche che i contribuenti affidano ai professionisti. L'assistenza dedicata presso questa postazione è limitata alle comunicazioni di irregolarità e alle cartelle di pagamento, relative alla competenza di Taranto 2, conseguenti ai controlli automatizzati previsti dagli articoli 36-bis del d.p.r. n. 600 del 1974 e 54-bis del d.p.r. n. 633 del 1972. L'iniziativa, attuata in via sperimentale, ha efficacia annuale a decorrere dalla data di attivazione.
Possiamo dire un ottima iniziativa che finalmente snellisce un po le pratiche burocratiche sempre più farraginose e lente.
Speriamo che questa iniziativa abbia seguito e che si possa riproporre anche il prossimo anno.
mercoledì 16 settembre 2009
Inflazione: sui campi è ormai crollo verticale dei prezzi. Al dettaglio meno cari i prodotti alimentari, ma i consumi segnano il passo
La Cia commenta i dati Istat: l’agricoltura calmiera il mercato, ma per i produttori è crisi profonda. I listini all’origine sono scesi ad agosto del 15,7 per cento. In caduta libera i cereali, la frutta, i settori vitivinicolo e lattiero-caseario. Anche le quotazioni al dettaglio frenano (meno 0,1 per cento il dato congiunturale e più 1,0 per cento quello tendenziale).
Il crollo sui campi dei prezzi dei prodotti agricoli (meno 15,7 per cento nello scorso mese di agosto) continua a frenare la corsa dei listini sugli scaffali degli agroalimentari, che segnano un calo in termini congiunturali (meno 0,2 per cento rispetto a luglio) e una crescita contenuta sotto il profilo tendenziale (più 1,0 per cento nei confronti dell’analogo mese del 2008). In questo modo, la “forbice” dalla produzione agricola alla tavola, anche se in alcuni casi resta ancora accentuata, si è sensibilmente ridotta nei confronti di quella dell’anno scorso. Lo sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito ai dati dell’Istat sull’inflazione che ad agosto ha registrato un aumento di appena lo 0,1 per cento.
La Cia rileva che nei prezzi agricoli all’origine ad agosto si riscontrano, rispetto all’analogo mese dell’anno passato, marcate flessioni per i cereali (meno 31,2 per cento), per la frutta fresca (meno 29,8 per cento), per gli ortaggi (meno 15,9 per cento), per il settore vitivinicolo (meno 20,4 per cento) e per quello dell’olio d’oliva (meno 7,5 per cento).
Anche tra i prodotti zootecnici si registrano, comunque, cali generalizzati. Il settore dei bovini mette a segno una flessione del 3,5 per cento, quello degli avicoli meno 1,3 per cento, mentre quello dei suini conferma la tendenza riflessiva con meno 9,2 per cento.
Ancora più accentuato, invece, il calo delle quotazioni dei prodotti lattiero-caseari, che rispetto ad agosto 2008, hanno avuto, in media, una diminuzione media del 15,1 per cento. In forte discesa, soprattutto, il prezzo del latte alla stalla, il cui livello è ormai inferiore a quello di venti anni fa.
La frenata dell’inflazione conferma così una congiuntura molto negativa che -avverte la Cia- fa sentire i suoi effetti anche su un settore come quello agricolo che sta attraversando una profonda crisi che investe tutti i comparti produttivi. Una situazione resa ancora più difficile da consumi alimentari che ristagnano e dalle prospettive di una ripresa ancora molto lontana.
Il crollo sui campi dei prezzi dei prodotti agricoli (meno 15,7 per cento nello scorso mese di agosto) continua a frenare la corsa dei listini sugli scaffali degli agroalimentari, che segnano un calo in termini congiunturali (meno 0,2 per cento rispetto a luglio) e una crescita contenuta sotto il profilo tendenziale (più 1,0 per cento nei confronti dell’analogo mese del 2008). In questo modo, la “forbice” dalla produzione agricola alla tavola, anche se in alcuni casi resta ancora accentuata, si è sensibilmente ridotta nei confronti di quella dell’anno scorso. Lo sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito ai dati dell’Istat sull’inflazione che ad agosto ha registrato un aumento di appena lo 0,1 per cento.
La Cia rileva che nei prezzi agricoli all’origine ad agosto si riscontrano, rispetto all’analogo mese dell’anno passato, marcate flessioni per i cereali (meno 31,2 per cento), per la frutta fresca (meno 29,8 per cento), per gli ortaggi (meno 15,9 per cento), per il settore vitivinicolo (meno 20,4 per cento) e per quello dell’olio d’oliva (meno 7,5 per cento).
Anche tra i prodotti zootecnici si registrano, comunque, cali generalizzati. Il settore dei bovini mette a segno una flessione del 3,5 per cento, quello degli avicoli meno 1,3 per cento, mentre quello dei suini conferma la tendenza riflessiva con meno 9,2 per cento.
Ancora più accentuato, invece, il calo delle quotazioni dei prodotti lattiero-caseari, che rispetto ad agosto 2008, hanno avuto, in media, una diminuzione media del 15,1 per cento. In forte discesa, soprattutto, il prezzo del latte alla stalla, il cui livello è ormai inferiore a quello di venti anni fa.
La frenata dell’inflazione conferma così una congiuntura molto negativa che -avverte la Cia- fa sentire i suoi effetti anche su un settore come quello agricolo che sta attraversando una profonda crisi che investe tutti i comparti produttivi. Una situazione resa ancora più difficile da consumi alimentari che ristagnano e dalle prospettive di una ripresa ancora molto lontana.
I redditi da lavoro autonomo percepiti dai pensionati nell’anno 2008 vanno comunicati all’Inps entro il prossimo 30 settembre
Con Messaggio n. 16380 del 20 luglio 2009, l’Inps rammenta che il 30 settembre scade il termine per presentare il Modello 503/Aut, sul quale esporre i redditi da lavoro autonomo percepiti nell’anno 2008 da persone già pensionate.
Non tutti i titolari di pensione che abbiano anche percepito nel 2008 redditi da lavoro autonomo sono tenuti a compilare il modulo: in questo senso il Messaggio dell’Inps specifica chi sono i soggetti interessati, precisando che i redditi vanno dichiarati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, ed a lordo delle ritenute erariali.
Non tutti i titolari di pensione che abbiano anche percepito nel 2008 redditi da lavoro autonomo sono tenuti a compilare il modulo: in questo senso il Messaggio dell’Inps specifica chi sono i soggetti interessati, precisando che i redditi vanno dichiarati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, ed a lordo delle ritenute erariali.
martedì 15 settembre 2009
Dal 2 settembre a Matera, convegno internazionale su telerilevamento incendi
Ogni anno gli incendi colpiscono a livello mondiale circa 350 milioni di ettari di territorio, con danni a proprietà e mezzi di sostentamento e spesso perdite di vite umane. Gli incendi boschivi fuori controllo contribuiscono inoltre al riscaldamento globale, all'inquinamento, alla desertificazione ed alla perdita di biodiversità. Poichè gli incendi boschivi sono aumentati sia in frequenza che in intensità, in aree quali il Mediterraneo, l'Africa subsahariana, l'Australia, il Canada e gli Stati Uniti, il loro controllo risulta un fattore cruciale per la salute umana, la protezione ambientale e la gestione delle risorse naturali. In tale contesto, l'uso dei satelliti offre nuove opportunità per la gestione dell' emergenza incendi, fornendo informazioni prima, durante e dopo gli eventi. Ma in che misura il telerilevamento é in grado di supportare a livello operativo la protezione dell'ambiente dal rischio incendi, lo studio della vulnerabilità al fuoco di boschi, aree coltivate ed aree urbane? Risposte a tali quesiti saranno forniti da oltre cento ricercatori e studiosi provenienti dall'Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Grecia, Germania, Svizzera, Belgio, Austria, Inghilterra, Libano, Nigeria, Messico, Argentina, Canada, USA, Sudafrica, nel VII workshop internazionale "Advances in Remote Sensing and GIS applications in Forest Fire Management towards an operational use of Remote sensing in Forest fire management", organizzato dall' Istituto di Metodologie per l' Analisi Ambientale (IMAA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con Università di Alcalà, e l' Agenzia Spaziale Europea (ESA), che si terrà per la prima volta in Italia, e precisamente a Matera dal 2 al 5 settembre 2009.
Novità Importante
Apre oggi, 15 Settembre 2009 ufficialmente il blog della nuova sede CIA di Montemesola.
L'inaugurazione ufficiale della sede situata in via Rimembranza, 83 nel Comune di Montemesola (Ta), è avvenuta in data 14 Marzo 2009 alla presenza del Presidente Nazionale Dott. Giuseppe Politi e delle autorità militari, civili e religiose.
La Cia è una delle più grandi organizzazioni professionali agricole europee. Il "Sistema Cia" si articola in associazioni, istituti e società che forniscono alle persone e alle imprese una serie di importanti ed essenziali servizi, svolti tramite: Patronato Inac, Caf-Cia, Caa-Cia, Agricoltura è vita, Associazione nazionale pensionati (Anp), Associazione Donne in Campo, Associazione dei giovani imprenditori agricoli (Agia), Turismo verde, Associazione nazionale dei coltivatori a contratto agrario (Ancca), Associazione italiana energie agroforestali (Aiel), Associazione nazionale per l'agricoltura biologica (Anabio), Associazione solidarietà e sviluppo (Ases) e Scuola in Fattori.
Siamo davvero lieti di fornire anche questo ulteriore strumento informatico per interfacciarci con i nostri clienti e non solo.
Cercheremo, per quanto possibile, di fornire tutte le novità in campo fiscale, tributario e soprattutto nell'ambito agricolo che rappresenta elemento fondamentale della struttura CIA.
Pertanto invitiamo tutti i residenti del comune di Montemesola e dei comuni limitrofi di venirci a trovare presso la nostra sede e invitiamo tutti coloro che vorranno consultare le nostre pagine web di contattarci per informazioni e consulenze anche online.
L'inaugurazione ufficiale della sede situata in via Rimembranza, 83 nel Comune di Montemesola (Ta), è avvenuta in data 14 Marzo 2009 alla presenza del Presidente Nazionale Dott. Giuseppe Politi e delle autorità militari, civili e religiose.
La Cia è una delle più grandi organizzazioni professionali agricole europee. Il "Sistema Cia" si articola in associazioni, istituti e società che forniscono alle persone e alle imprese una serie di importanti ed essenziali servizi, svolti tramite: Patronato Inac, Caf-Cia, Caa-Cia, Agricoltura è vita, Associazione nazionale pensionati (Anp), Associazione Donne in Campo, Associazione dei giovani imprenditori agricoli (Agia), Turismo verde, Associazione nazionale dei coltivatori a contratto agrario (Ancca), Associazione italiana energie agroforestali (Aiel), Associazione nazionale per l'agricoltura biologica (Anabio), Associazione solidarietà e sviluppo (Ases) e Scuola in Fattori.
Siamo davvero lieti di fornire anche questo ulteriore strumento informatico per interfacciarci con i nostri clienti e non solo.
Cercheremo, per quanto possibile, di fornire tutte le novità in campo fiscale, tributario e soprattutto nell'ambito agricolo che rappresenta elemento fondamentale della struttura CIA.
Pertanto invitiamo tutti i residenti del comune di Montemesola e dei comuni limitrofi di venirci a trovare presso la nostra sede e invitiamo tutti coloro che vorranno consultare le nostre pagine web di contattarci per informazioni e consulenze anche online.
Via allo Scudo da 4 miliardi
L'operazione scudo fiscale parte oggi con la chiamata alla "cooperazione" di professionisti e operatori e con la diffusione ufficiale di una circolare "provvisoria" dell'agenzia delle Entrate (non ancora firmata dal direttore, Attilio Befera) per arrivare entro pochi giorni (una decina al massimo, stimano dalle Entrate) alla circolare definitiva. Che, grazie a questa soluzione, potrà tener conto di obiezioni e osservazioni che verranno sollevate da intermediari e professionisti nei prossimi giorni.
Questo mentre filtrano i contenuti della circolare: fra i chiarimenti più attesi quelli sull'obbligo di segnalazione ai fini dell'antiriciclaggio dei professionisti, che il documento dovrebbe confermare. Oltre all'interpretazione che allargherà la regolarizzazione oltre la Ue con Paesi nei quali vi sia scambio di informazioni. Dal ministero dell'Economia, in ogni caso, arriva l'indicazione che non sono previsti altri interventi normativi sul testo dello scudo.
Ieri, poi, sono stati pubblicati i modelli (si vedano i commenti a pagina 31): c'è, dunque, già un primo elemento di riferimento per coloro che intendono avvalersi dello scudo, anche se in questo caso siamo più nel campo del già "atteso", dato che i prospetti riprendono quelli già utilizzati nella precedente versione dello scudo. Tornando alla circolare la scelta del documento "provvisorio" dovrebbe consentire di evitare una serie di chiarimenti a distanza ravvicinata, come era accaduto in passato, ma di arrivare a un testo di riferimento unico in un breve arco di tempo.
Con la dichiarazione agli intermediari e con il pagamento dell'imposta pari al 5% delle attività dichiarate (che corrisponde alla tassazione di un 50% su un rendimento annuo del 2% delle somme rimpatriate per gli ultimi cinque anni) si potranno regolarizzare (o rimpatriare, nei casi in cui la legge non ritiene sufficiente la regolarizzazione) le attività detenute all'estero in violazione delle regole sul monitoraggio e quindi evitare l'applicazione in futuro delle pesanti sanzioni previste dal Dl 78/2009. La regolarizzazione potrà avvenire nei prossimi sette mesi (entro il 15 aprile 2010).
I chiarimenti sul rimpatrio sono attesi tutti per via amministrativa, senza interventi normativi. E per via amministrativa è previsto che avvenga anche l'apertura alle richieste delle Ue per superare l'esclusione della regolarizzazione per i paesi con i quali sia previsto un sufficiente scambio di informazioni. Sarà quindi la circolare delle Entrate, verosimilmente, a escludere la necessità del rimpatrio fisico nel caso di beni detenuti in paesi con i quali c'è uno scambio di informazioni. È destinato a essere confermato l'obbligo di segnalazione ai fini dell'antiriciclaggio per i professionisti. Diversi sono, poi, gli altri punti sui quali c'è grande attesa per i chiarimenti dell'Agenzia. Per esempio cosa accade a una società di capitali se un socio utilizza lo scudo per sfuggire ad accertamenti personali? Il dubbio è se questa circostanza non divenga di per sé elemento utilizzabile per accertare la società. Sembra abbastanza chiaro, invece, che le somme scudate daranno una piena copertura rispetto al redditometro, a condizione di dimostrare il disinvestimento di somme scudate.
Nella nuova edizione dello scudo non sono state fatte previsioni sulle entrate. Con il decreto 78 era stata fatta solo la previsione di una cifra minima simbolica. Secondo le previsioni degli esperti (si vedano le edizioni regionali del Sole 24 Ore pubblicate mercoledì 9 settembre), la stima delle entrate per l'Erario potrebbe oscillare tra 3 e 4,5 miliardi di euro, per la gran parte concentrata in Lombardia (che potrebbe contribuire all'operazione per un 62%).
Questo mentre filtrano i contenuti della circolare: fra i chiarimenti più attesi quelli sull'obbligo di segnalazione ai fini dell'antiriciclaggio dei professionisti, che il documento dovrebbe confermare. Oltre all'interpretazione che allargherà la regolarizzazione oltre la Ue con Paesi nei quali vi sia scambio di informazioni. Dal ministero dell'Economia, in ogni caso, arriva l'indicazione che non sono previsti altri interventi normativi sul testo dello scudo.
Ieri, poi, sono stati pubblicati i modelli (si vedano i commenti a pagina 31): c'è, dunque, già un primo elemento di riferimento per coloro che intendono avvalersi dello scudo, anche se in questo caso siamo più nel campo del già "atteso", dato che i prospetti riprendono quelli già utilizzati nella precedente versione dello scudo. Tornando alla circolare la scelta del documento "provvisorio" dovrebbe consentire di evitare una serie di chiarimenti a distanza ravvicinata, come era accaduto in passato, ma di arrivare a un testo di riferimento unico in un breve arco di tempo.
Con la dichiarazione agli intermediari e con il pagamento dell'imposta pari al 5% delle attività dichiarate (che corrisponde alla tassazione di un 50% su un rendimento annuo del 2% delle somme rimpatriate per gli ultimi cinque anni) si potranno regolarizzare (o rimpatriare, nei casi in cui la legge non ritiene sufficiente la regolarizzazione) le attività detenute all'estero in violazione delle regole sul monitoraggio e quindi evitare l'applicazione in futuro delle pesanti sanzioni previste dal Dl 78/2009. La regolarizzazione potrà avvenire nei prossimi sette mesi (entro il 15 aprile 2010).
I chiarimenti sul rimpatrio sono attesi tutti per via amministrativa, senza interventi normativi. E per via amministrativa è previsto che avvenga anche l'apertura alle richieste delle Ue per superare l'esclusione della regolarizzazione per i paesi con i quali sia previsto un sufficiente scambio di informazioni. Sarà quindi la circolare delle Entrate, verosimilmente, a escludere la necessità del rimpatrio fisico nel caso di beni detenuti in paesi con i quali c'è uno scambio di informazioni. È destinato a essere confermato l'obbligo di segnalazione ai fini dell'antiriciclaggio per i professionisti. Diversi sono, poi, gli altri punti sui quali c'è grande attesa per i chiarimenti dell'Agenzia. Per esempio cosa accade a una società di capitali se un socio utilizza lo scudo per sfuggire ad accertamenti personali? Il dubbio è se questa circostanza non divenga di per sé elemento utilizzabile per accertare la società. Sembra abbastanza chiaro, invece, che le somme scudate daranno una piena copertura rispetto al redditometro, a condizione di dimostrare il disinvestimento di somme scudate.
Nella nuova edizione dello scudo non sono state fatte previsioni sulle entrate. Con il decreto 78 era stata fatta solo la previsione di una cifra minima simbolica. Secondo le previsioni degli esperti (si vedano le edizioni regionali del Sole 24 Ore pubblicate mercoledì 9 settembre), la stima delle entrate per l'Erario potrebbe oscillare tra 3 e 4,5 miliardi di euro, per la gran parte concentrata in Lombardia (che potrebbe contribuire all'operazione per un 62%).
Per colf e badanti sanatoria al rallentatore
La sanatoria stenta a decollare. A nove giorni dall'inizio della regolarizzazione di colf e badanti
extracomunitari senza permesso di soggiorno, il ministero dell'Interno dà i numeri delle domande inviate al sito www.interno.it. Bilancio che conferma la partenza lenta. O, come ha detto il primo giorno di invio il Viminale, "dolce". Si è lontani però dal minimo 500mila domande e il massimo di 750mila previste alla vigilia dal ministero.
Dal 1° settembre a oggi si contano 46.095 domande, che confermano il ritmo registrato il giorno del debutto, quando il Viminale ricevette 7.200 richieste. Il ritmo è di 5mila invii al giorno.
Anche i moduli scaricati non sono quella valanga che si aspettava: 70.779. In compenso, quasi tutti quelli che hanno inviato hanno avuto il riscontro che fa stare tranquilli: risultano consegnate 45.775 ricevute.
La mancata corsa potrebbe dipendere da tanti fattori messi in luce sulle pagine del Sole 24 Ore (che aveva anche evidenziato il dubbio delle poche domande rispetto alle attese): il limite di reddito (20mila euro) e il minimo di 20 ore settimanali richiesto al datore di lavoro per le colf, la dichiarazione di non autosufficienza richiesta agli anziani che sono autosufficienti possono regolarizzare solo la colf ma hanno il vincolo del reddito minimo. E poi, ultimo ma non da ultimo, i conti a mente fredda che si fanno le famiglie: oltre ai 500 euro di forfait che servono a sanare il lavoro in nero dal 1° aprile al 30 giugno 2009 ci sono anche i contributi da versare all'Inps a partire dal 1° luglio. I sindacati calcolano in media che ogni datore deve sborsare subito in media 1000 euro.
Operazione a rischio? (anche per le casse dello stato che potrebbe incassare 1,2 miliardi per il primo anno di lavoro tra tasse e contributi?) Non è detto. Il ministero si aspetta "l'onda lunga" nella seconda metà del mese. Una conferma di ciò è il numero dei moduli scaricati per le colf (26.774) che è il doppio di quelli scaricati per le badanti (12.944)
extracomunitari senza permesso di soggiorno, il ministero dell'Interno dà i numeri delle domande inviate al sito www.interno.it. Bilancio che conferma la partenza lenta. O, come ha detto il primo giorno di invio il Viminale, "dolce". Si è lontani però dal minimo 500mila domande e il massimo di 750mila previste alla vigilia dal ministero.
Dal 1° settembre a oggi si contano 46.095 domande, che confermano il ritmo registrato il giorno del debutto, quando il Viminale ricevette 7.200 richieste. Il ritmo è di 5mila invii al giorno.
Anche i moduli scaricati non sono quella valanga che si aspettava: 70.779. In compenso, quasi tutti quelli che hanno inviato hanno avuto il riscontro che fa stare tranquilli: risultano consegnate 45.775 ricevute.
La mancata corsa potrebbe dipendere da tanti fattori messi in luce sulle pagine del Sole 24 Ore (che aveva anche evidenziato il dubbio delle poche domande rispetto alle attese): il limite di reddito (20mila euro) e il minimo di 20 ore settimanali richiesto al datore di lavoro per le colf, la dichiarazione di non autosufficienza richiesta agli anziani che sono autosufficienti possono regolarizzare solo la colf ma hanno il vincolo del reddito minimo. E poi, ultimo ma non da ultimo, i conti a mente fredda che si fanno le famiglie: oltre ai 500 euro di forfait che servono a sanare il lavoro in nero dal 1° aprile al 30 giugno 2009 ci sono anche i contributi da versare all'Inps a partire dal 1° luglio. I sindacati calcolano in media che ogni datore deve sborsare subito in media 1000 euro.
Operazione a rischio? (anche per le casse dello stato che potrebbe incassare 1,2 miliardi per il primo anno di lavoro tra tasse e contributi?) Non è detto. Il ministero si aspetta "l'onda lunga" nella seconda metà del mese. Una conferma di ciò è il numero dei moduli scaricati per le colf (26.774) che è il doppio di quelli scaricati per le badanti (12.944)
Iscriviti a:
Post (Atom)