Colpo di spugna del Governo sui diritti dei pensionati e lavoratori
Da quest’anno non sarà più possibile per i pensionati che hanno lavorato come operai agricoli e per i lavoratori che oggi sono impegnati in questo settore, chiedere il corretto calcolo della loro pensione, per effetto di una norma di interpretazione
autentica inserita nella legge finanziaria per il 2010.
Il patronato Inac nel rilevare una errata applicazione della normativa da parte dell’Inps, aveva chiesto ed ottenuto per via giudiziaria, la ricostituzione delle pensioni degli operai agricoli, i quali, proprio grazie all’intervento dell’Inac, hanno potuto contare su un consistente aumento del loro trattamento pensionistico.
Con una quanto mai azzardata interpretazione autentica della legge 457/1972, di cui nessuno per quasi 40 anni ha mai messo in discussione la portata, si interviene con
un colpo di spugna a cancellare il diritto di questi lavoratori ed ex lavoratori, ad avere una pensione equa. Insieme all’Inac anche la Confederazione Italiana Agricoltori ha protestato con il Governo che ha inteso spacciare per interpretazione
autentica, quindi con efficacia retroattiva, una norma che invece è innovativa e che qui, avrebbe potuto produrre i suoi iniqui effetti solo per il futuro.
Tutto ciò in funzione di un modesto risparmio della spesa pubblica e senza tenere conto che si è intervenuti ancora una volta a colpire il già malconcio settore agricolo.
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